Esiste una relazione tra l’utilizzo dei Social media e i disordini alimentari?

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A cura di Laura Cannistrà–Laureata in Comunicazione Scientifica Biomedica

I disturbi alimentari rappresentano un problema di salute clinica e mentale in gran parte del mondo, soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti. Un articolo pubblicato sul Diagnostic and statistical manual of mental disorder del 2011 (Neumark-Sztainer D. et al., 2011)riporta che lo 0,8% dei ventenni soffre di anoressia nervosa, il 2,6% di bulimia nervosa, il 3% di binge eating e l’11,5% di disturbi alimentari non altrimenti specificati. Risulta che l’eziologia dei disordini alimentari è multifattoriale, e l’esposizione ai social media è considerato un fattore di rischio.

Ma ad oggi esiste una correlazione tra l’utilizzo dei Social media e i Disturbi del comportamento alimentare?

A questa domanda cerca di rispondere lo studio dal titolo “The Association between Social Media Use and Eating Concerns among US Young Adults”( Sidani J.E., Shensa A., Hoffman B.,Hanmer J., Primack B.A., 2016) recentemente pubblicato sul Journal of Academy of Nutrition and dietetics a cui si fa riferimento nel presente articolo. La ricerca prende in considerazione un campione composto da giovani adulti di età compresa tra i 19 e i 32 anni, che sono stati scelti con metodo randomizzato da una piattaforma online americana. I 3254 ragazzi, a Marzo 2013, hanno risposto ad alcuni quesiti sull’utilizzo dei media e sui disturbi alimentari. L’obiettivo della ricerca è quello di capire se c’è una relazione tra la frequenza e la quantità di utilizzo dei social media e i DCA. I risultati evidenziano che esiste una stretta correlazione! Tale associazione dipende sia dalla frequenza (visite alla settimana) che dalla quantità (visite al giorno) di utilizzo dei social, soprattutto di Facebook e Instagram.

Questo studio a sua volta rispecchia i risultati del Pew Research Center (Pew Research Center, 2014)  secondo cui il 53% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni utilizza Instagram ed il 49% di loro lo utilizza giornalmente. Inoltre, il 42% delle donne utilizza Pinterest. Queste tipologie di social media caratterizzati da immagini possono influenzare gli utenti a promuovere il proprio aspetto fisico.

Si evidenzia che gli individui (senza notevoli differenze tra uomo e donna) che adoperano Facebook molto frequentemente (33,3%), sono tra quelli che hanno un’età maggiore, e che tendono a paragonare se stessi agli altri, rischiando di arrivare a disturbi della percezione della propria immagine. Inoltre, è stato rilevato che quando gli utenti pubblicano una foto, la scelgono tra altre cento per trovare quella più bella e che rispecchia maggiormente il loro idolo di bellezza.

Sarebbe utile quindi  promuovere ulteriori ricerche che indaghino la  relazione tra Social media e DCA  e che cerchino di individuare con più precisione la fascia d’età in cui  insorge il rischio per intervenire sulla prevenzione in maniera più efficace.

Fonte: Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics

 

 

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