Cosa possono fare i genitori?

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A volte riconoscere un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione non è facile: i segnali allarmanti, infatti, possono sfuggire a chi non vive a stretto contatto con una persona che ne è affetta. I genitori, in questi casi hanno un ruolo fondamentale, perché possono avvertire segnali pericolosi, come comportamenti ossessivi e fobie per il cibo e agire di conseguenza.

Se un genitore ha il sospetto che il proprio figlio possa avere un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione può informarsi su tale malattia, farsi aiutare dal proprio medico di base e prenotare  una visita presso l’ambulatorio più vicino addetto alla cura.

Non deve mancare l’apertura al dialogo: se il figlio sta seguendo una terapia, per risolvere un problema legato ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, i genitori possono prendere contatto con i terapeuti che seguono il caso e concordare con loro una strada da intraprendere parallela, ma separata da quella del figlio.

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