Ortoressia: la nuova epidemia sociale dopo l’anoressia

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Conosciamo bene l’anoressia e la bulimia, i disturbi alimentari molto pericolosi e che colpiscono principalmente i giovani. L’anoressia ad esempio nella sua forma nervosa provoca tremila decessi l’anno. Colpisce principalmente le donne e questo disturbo alimentare entra a far parte della vita di 8 nuovi casi ogni 100mila persone.

Ma esistono altre forme che si conoscono poco e che possono portare gravi problemi alla salute. Uno tra questi è l’ortoressia, un disturbo alimentare che in apparenza può sembrare solo una scelta di alimentazione sana, ma non è così. Ortoressia (dal greco orthos – corretto – e orexis – appetito) è un termine che definisce un disturbo alimentare proposto da alcuni medici e psichiatri, descritto come una forma di attenzione abnorme alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche. L’ortoressia non è attualmente riconosciuta come patologia dal DSM-5, il principale manuale di diagnostica dei disturbi mentali

Chi soffre di questa patologia infatti vuole mangiare solo cibi salutari e il problema sta nel fatto che vengano però eliminati molti cibi necessari come ad esempio i grassi, cosa che può provocare morte per problemi cardiaci. Una giusta strada portata però all’eccesso, dove si dovrebbe ridurre l’apporto di determinati elementi due ne elimina del tutto l’assunzione. Una fissazione per il cibo sano quindi, andando a controllare in modo maniacale le calorie e i cibi dietetici ingeriti. Il principio di eliminare cibi dannosi per la salute porta in questo caso alla morte per gravi carenze nutrizionali.

A differenza degli altri disturbi alimentari che punto a mantenere il peso del proprio corpo, in questo caso il punto focale è quello di mantenere il proprio corpo puro e sano. In comune hanno però la ricerca della perfezione, il bisogno di controllo e i risultati sull’organismo e sulle sfere affettive. Sembra inoltre che mentre i casi di anoressia e bulimia non siano in aumento, questo nuovo disturbo stia prendendo sempre più piede. In oltre anche se l’esordio generalmente è in età adolescenziale, stanno iniziando ad anticipare in età prepubere. Si tratta di disturbi che possono insorgere anche direttamente in età adulta.

Anche per l’ortoressia si sfocia poi in problematiche sociali andando ad incidere sulla normale vita di ogni giorno, dove anche una cena fuori può diventare fonte di ansia e preoccupazione. Come si combatte? Il primo passo è l’accettazione del problema e la consapevolezza che porterà poi a chiedere aiuto il prima possibile ad uno specialista. Non essendo così facile, importantissimo è il ruolo di parenti e amici che devono riuscire ad identificare il prima possibile i segnali, dando fiducia nella persona che è incappata in u n disturbo alimentare dia qualsiasi genere.

 

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