Salute mentale: La terza edizione di “Robe da Matti” prende il via a Torino

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Che cosa è in definitiva “Robe da Matti” e perché si fa? È una kermesse che presenta una serie di eventi scientifici e culturali (convegni e workshop) e di intrattenimento, come ad esempio camminate nel parco o spettacoli teatrali e musicali, organizzati con la collaborazione di Enti pubblici (Regione Piemonte, Comune di Torino, Campus Universitario – Dipartimento Scienze Sociali e le due Aziende Sanitarie di Torino con i loro rispettivi dipartimenti di Salute Mentale) e del privato sociale (associazioni, cooperative) che a vario titolo si occupano di salute mentale.

L’attività è stata promossa dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Torino1, nell’ambito dell’ “azione” prevista dal Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 denominata “Save the Date”.  Quest’ultima consiste nel promuovere azioni di sensibilizzazione in occasione delle giornate tematiche celebrate dall’OMS, quali ad esempio il 10 ottobre giornata mondiale della salute mentale. “Robe da Matti” si connota come attività di promozione dell’empowerment e dell’ inclusione sociale perché ha lo scopo di far circolare tra operatori, familiari, utenti e cittadini in genere, le conoscenze e le evidenze scientifiche più aggiornate e soprattutto di portare a conoscenza della cittadinanza sia le esperienze di guarigione dalla “malattia” mentale, testimoniate da pazienti e familiari, sia gli approcci di “cura” maggiormente efficaci.

Il desiderio è sempre stato quello di lanciare dei semi per far germogliare una nuova cultura intorno alla psicosi e alla “malattia” mentale in genere, una cultura che smonti il pregiudizio della pericolosità e dell’inguaribilità e apra spiragli invece alla ricerca di senso e di ragionevole speranza.

Come si svilupperà Robe da matti nel 2016?

Prenderà il via il giorno 7 come sempre con un convegno che si terrà nell’ Aula Magna Città della Salute e della Scienza Ospedale MolinetteCorso Bramante, 88/90, dal titolo: “Innovazioni in Psichiatria buone pratiche e percorsi creativi in momenti di crisi” dove si affronteranno le criticità, ma anche le soddisfazioni, che si presentano sotto il profilo organizzativo, quando si cercano di introdurre dei cambiamenti nel paradigma di cura.

Il tema verrà trattato attraverso la descrizione dell’esperienza di alcuni DSM italiani che hanno inserito come sistema di cura i Gruppi Multifamiliari rifacendosi al metodo Jose Garcia Badaracco Ugualmente e a seguire verrà ascoltata l’esperienza dei DSM che  stanno affrontando il difficile compito di testare la fattibilità del Dialogo Aperto: l’approccio finlandese alle crisi psichiatriche di Jaakko Seikkula. Nel pomeriggio Interventi liberi e brevi dove chiunque potrà presentare un’idea innovativa purché riesca a comunicarla in un tempo massimo di 10 minuti.

Tutti i giorni sono organizzati seguendo all’incirca questa struttura: al mattino e nel primo pomeriggio ci saranno i workshop che tratteranno il tema delle contenzioni, il tema dell’orgoglio come fattore di recovery, il tema dell’attività fisica come strumento di cura declinato in tutte le sue forme e in tutte le età. Poi i laboratori esperienziali di lavoro sul corpo: dalla danza terapia, alla cartografia umana, al tocco e massaggio per promuovere benessere. Poi ancora il teatro sociale sul tema della maternità, camminate, grandi giochi in strada ed eventi artistici sviluppati in mezzo alla natura.

Infine ogni sera uno spettacolo teatrale e/o una proiezione cinematografica.

Per concludere il giorno 14 L’arrivo della Crazy Run, la lunga corsa di uno psicologo tra i servizi di salute mentale del Piemonte: Verbania, Arona, Ivrea, Misobolo, diversi centri a Torino, compreso il nostro Dipartimento di Prevenzione. Saremo tutti ad accoglierlo in piazza Valdo Fusi e per non annoiarci nell’attesa costruiremo un mandala, ascolteremo canzoni, leggeremo libri umani e… ROBE DA MATTI!!!!!

Fonte: Dors –  Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute

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