Secondo l’OMS, insieme agli incidenti stradali e l’AIDS, il suicidio è tra le prime cause di morte in età giovanile.
In occasione della Giornata Mondiale per la prevenzione del Suicidio del 10 Settembre scorso, esperti di varie discipline si sono incontrati alla Sapienza Università di Roma per affrontare il difficile tema. Secondo Mario Maj, Ordinario di Psichiatria all’Università di Napoli, per fare prevenzione bisogna innanzitutto fornire cure e costruire fitte reti sociali, ma ancor di più è fondamentale “informare” correttamente.
Durante l’incontro sono emerse in particolare alcune riflessioni sul ruolo del web.
Con l’avvento dei Social sembra infatti che la possibilità di passare velocemente da protagonisti a vittime sia molto concreta e i recenti fatti di cronaca ne sono un eloquente esempio. Senza contare i rischi di un effetto contagio, specialmente quando la notizia riguarda un personaggio famoso e popolare tra i giovani.
Web e Social sono dunque canali a rischio. Per questo motivo tutti gli esperti hanno concordato sulla necessità di incrementare gli interventi di prevenzione proprio sulla rete.
Chiara Borgia
