Sifilide

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Sai che la Sifilide è tornata ad esser molto diffusa in Italia e il rischio di contrarla aumenta sempre più? Questa malattia è causata da un batterio che si riproduce nelle mucose dei genitali e in quelle della bocca. Il contagio avviene quindi durante i rapporti sessuali non protetti, sia quelli genitali, che quelli anali e orali.

L’infezione potrebbe svilupparsi attraverso tre fasi:

  • Primaria, avviene dopo 3-4 settimane dal contagio e provoca una lesione, simile a una ferita, che non dà sintomi. Nella donna si presenta soprattutto sulle piccole labbra e sulla vagina, mentre nell’uomo si localizza spesso sul pene, sul prepuzio o sull’ano. Talvolta possono comparire anche nella bocca, sulle gengive o sulla lingua.
  • La fase secondaria inizia dopo circa 5-6 settimane con delle screpolature sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi, insieme a bollicine sparse su tutto il tronco e sugli arti superiori, che sembrano simili al morbillo. Dopo questa fase la sifilide perde i suoi sintomi, ma rimane infettiva per diversi mesi e può essere diagnosticata solo con un esame del sangue.
  • La fase terziaria, è uno stadio rarissimo della sifilide non curata e può comparire molti anni dopo il contagio con disturbi neurologici, cardiologici e ossei.

La diagnosi della sifilide viene effettuata direttamente dal medico con l’esame visivo diretto delle lesioni. La diagnosi può essere confermata dagli esami del sangue che identificano la presenza del batterio della sifilide all’interno dell’organismo. In alcuni casi, inoltre, può essere utilizzata una metodica che va a ricercare il batterio direttamente nelle lesioni che la sifilide provoca sul corpo.

La terapia che normalmente viene utilizzata nei casi di Sifilide è una cura antibiotica.  È stato studiato che l’infezione si trasmette facilmente da madre a neonato durante la gravidanza. Proprio per questo infatti è stato inserito il test della sifilide tra gli esami del sangue della donna in gravidanza.

La sifilide si può prevenire con l’uso del preservativo durante i rapporti sessuali. Il preservativo deve essere utilizzato dall’inizio alla fine del rapporto, che sia vaginale, anale od orale.

Le informazioni contenute in questo sito sono tratte da documenti ufficiali divulgati dalla WHO (World Health Organization – WHO – Department of Reproductive Health and Research (RHR) e/o da altre organizzazioni nazionali ed internazionali deputate alla ricerca ed alla cura. Revisione a cura di Chiediloqui.it, anno 2016.

Le informazioni sono corrette ma non possono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra il professionista della salute e la persona interessata.

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