Imparo a scuola le regole anti Aids

0

Parlare ai giovanissimi con il loro linguaggio, perché non abbassino la guardia nei confronti dell’Hiv: è lo scopo della campagna di prevenzione HImoVie che sceglie arte e social media per spiegare agli adolescenti perché devono proteggersi dal virus.
La compagnia Teatrosequenza, per esempio, durante tutto l’anno scolastico 2016-2017 porterà in giro per le scuole di tutta Italia una pièce teatrale ispirata ai racconti di venti ragazzi sieropositivi che hanno contratto il virus dalla madre, alla nascita, o dopo un rapporto sessuale non protetto. «Il linguaggio è semplice, a tratti comico» dice Pietro Altini, presidente di Arcobaleno Aids che ha ideato il progetto, realizzato assieme ad Anlaids Lazio e Lombardia. «L’obiettivo è far riflettere su che cosa significhi essere sieropositivi e quali problemi si debbano affrontare nella vita quotidiana e nelle relazioni. Raccontiamo queste storie perché i giovani non credano che l’Aids riguardi solo gli altri: pensarlo significa esporsi di più al rischio di contagio».
Il progetto prevede un sito informativo  e video su Facebook, Twitter e Instagram; i ragazzi potranno anche partecipare a un concorso realizzando loro stessi video o elaborati sul tema. Per ricordarsi di non sottovalutare mai il pericolo perché, se è vero che contagi e decessi sono in calo, i cambiamenti negli stili di vita favoriscono la diffusione dell’infezione, come spiega Massimo Galli, direttore di Infettivologia all’ospedale Sacco di Milano: «La via di trasmissione più comune è il rapporto eterosessuale, nel 43 per cento dei casi; uno su cinque è diagnosticato fra 20-30enni, per cui il contatto col virus può essere molto precoce».

Fonte:Iodonna.it

Condividi