Potrebbero mai i videogiochi aiutare a mangiar sano?

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A cura di Chiara Borgia, Psicologa e Sessuologa

Il ruolo esercitato dai videogiochi nello sviluppo dei bambini e degli adolescenti è da tempo un importante tema di dibattito tra gli studiosi del settore. Molti esponenti del mondo della psicologia hanno evidenziato come l’utilizzo quotidiano di videogames influenzi negativamente i comportamenti alimentari e sociali specie in individui in fase di crescita. L’attività di giocare al video è infatti di tipo sedentario, inoltre essendo molto coinvolgente, se non opportunamente regolata, può interferire con i naturali ritmi di assunzione del cibo, alterandoli.

Nonostante buona parte della letteratura scientifica si orienti in tal senso, spingendo i maggiori enti per la salute a produrre raccomandazioni, una interessante iniziativa negli USA potrebbe far riflettere su come i videogiochi possano trasformarsi, se opportunamente ideati e realizzati, in utili strumenti per il cambiamento degli stessi comportamenti non salutari di cui sono accusati essere la causa!

Escape from Diab”, centrato sulla sana alimentazione e sull’importanza dell’esercizio fisico, si svolge in una terra lontana in cui un re corrotto ha negato alla popolazione del suo regno una corretta alimentazione ed un corretto esercizio fisico. I giocatori navigano nella terra del Diab per salvare i suoi abitanti e partecipano direttamente alla storia condividendo esperienze con i personaggi principali e prendendo importanti decisioni per la salvaguardia della salute degli abitanti (Escape from Diab).

Nanoswarm”, anch’esso centrato sui corretti stili alimentari e nello specifico sulla prevenzione del Diabete di tipo 2, si svolge in un non troppo lontano futuro in cui non ci sono più guerre, fame e inquinamento, tuttavia ad un certo punto le persone iniziano inspiegabilmente ad ammalarsi. Il set del gioco è un laboratorio ad alta tecnologia dove quattro teenagers e il giocatore gestiscono un microscopio interno ad un corpo umano per sconfiggere una piaga virulenta di “Nanobot” (Nanoswarm).

Al fine di intensificare l’interesse dei ragazzi e degli adulti di riferimento, entrambi i videogiochi sono stati corredati da un fumetto e da una guida per insegnanti.

Gli esperti del Baylor College di Medicina, che hanno collaborato alla realizzazione di entrambi i videogiochi, hanno riscontrato che chi gioca con “Escape from Diab” e “Nanoswarm”, tende ad aumentare le quantità di frutta e verdura introdotta giornalmente. Inoltre, sembra che i giocatori di questo videogioco siano realmente più attivi fisicamente di quelli che visitano i tradizionali siti web per la salute dedicati ai bambini ed agli adolescenti. Secondo gli studiosi questi risultati sono dovuti al fatto che questo videogioco allena i giocatori a pianificare comportamenti salutari e a prendere decisioni sull’alimentazione. Infine, sembra che  l’apprendimento sia facilitato, come generalmente avviene nei giochi di ruolo, proprio dall’investimento emotivo sui personaggi.

Che i videogiochi possano aiutare a mangiar meglio è certamente una novità cui si stenta a credere. Ovviamente studi come questo dovranno essere replicati per confermare l’efficacia di videogiochi similmente prodotti. Allo stato attuale i primi risultati fanno ben sperare, soprattutto i bambini e gli adolescenti che potrebbero in tal modo coniugare gioco e apprendimento attraverso strumenti divertenti e salutari.

Fonte: American Journal of Preventive Medicine

 

 

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