E’ vero che si può soffrire di disturbi alimentari pur essendo normopeso?

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A cura di Benedetta Martino, Sociologa

Oramai è innegabile il continuo aumento dell’interesse medico nei confronti degli adolescenti che hannoperso grandi quantità di peso. Questo interesse è cresciuto  anche a causa della diffusione dicomplicanze mediche  acute derivanti dall’anoressia nervosa (come ad esempio quelle cardiovascolari). Le problematiche legate all’alimentazione sono di diverse tipologie e di conseguenza possono avere caratteristiche differenti. Oltre all’anoressia nervosa esiste una categoria che non rispetta tutti i canoni ad essa attribuiti ovvero un peso molto basso ed è denominata “Disturbo alimentare non altrimenti specificato”.

L’intento della ricerca di M. Whitelaw et al. è quello di descrivere la diversa incidenza di queste due categorie e confrontarne le caratteristiche, osservando gli  adolescenti  (fra  i 12 ed i 19 anni ) che, dopo una grande perdita di  peso, sono stati ricoverati nel “The Royal Children’s Hospital” dal 2005 al 2010.

Nello specifico lo studio intrapreso consiste in un’analisi retrospettiva dei dati clinici, biochimici e nutrizionali raccolti fino al ventottesimo giorno di ricovero ed analizzati attraverso il Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali.

Per quanto riguarda le caratteristiche specifiche del campione analizzato si osserva la   netta prevalenza del genere femminile, rappresentato dall’ 87% rispetto a quello maschile mentre l’età media al momento del ricovero risulta essere di 15 anni circa.

Dei 99 adolescenti, presi in considerazione al momento del ricovero, 73 giovani soffrivano di anoressia nervosa ed i restanti  26 di un  “Disturbo alimentare non altrimenti Specificato”. E’ incredibile l’aumento percentuale della seconda categoria che, mentre nel 2005 rappresentava l’8% dei ricoveri, nel2009 è arrivato al 47%.

Non bisogna assolutamente sottovalutare questo disturbo anche se a primo impatto è meno visibile a causa della minore evidenza sul fisico. E’ proprio a causa di quest’ultimo motivo che spesso viene percepito dai medici e dalle famiglie come meno grave. In realtà i giovani che ne soffrono hanno le stesse caratteristiche psicologiche dell’anoressia nervosa e per questo  richiedono un’attenta valutazione medica. I medici, prima di accettarli  in ospedale, dovrebbero  informarsi riguardo le loro modalità di dimagrimento, in modo da essere certi che siano sicure e dovrebbero valutare attentamente la salute cardiovascolare del paziente; tutto questo indipendentemente dal loro peso al momento del ricovero.

Anche se nel complesso purtroppo la frequenza delle possibili complicanze pericolose per la vita di questi adolescenti, è poco conosciuta, comunque esistono diversi rapporti scientifici estremamente recenti che descrivono le complicanze potenzialmente letali ed acute.

Fonte: Pediatrics

 

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