Giornata Mondiale della Contraccezione

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La prima volta? 1 ragazzo su 2 lo fa senza precauzione. Per il 5% dei giovani il coito interrotto è “valido metodo per evitare una gravidanza indesiderata”.

È importante garantire alle donne e alle coppie il diritto di accesso alla procreazione cosciente e responsabile. Se ne torna a parlare oggi, Giornata nazionale dedicata alla contraccezione.

Nel Piano Nazionale per la Fertilità del Ministero della Salute i consultori vengono investiti di compiti prettamente sanitari, snaturando quanto previsto dalla normativa in vigore, che prevede un approccio multidisciplinare, e ignorando il fondamentale ruolo che i consultori già esercitano sulla salute riproduttiva. Per garantire davvero la salute e la consapevolezza delle scelte riproduttive è necessario mettere a disposizione della donna e della coppia gli strumenti per esercitare il diritto alla maternità e paternità consapevoli e responsabili attraverso l’accesso alla Pianificazione Familiare e alla contraccezione sicura, facile, gratuita.

Perché il diritto alla salute sia esercitabile e perché la maternità e la paternità siano davvero una scelta, la contraccezione deve essere al centro della progettualità e dell’operatività dei consultori. E sin qui lo sentiamo dire e lo diciamo tutti. Da anni, non solo nel giorno dedicato alla contraccezione. Ma proprio oggi, quando si dice il caso, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) ci offre dei dati su cui ragionare. Veramente li abbiamo avuti ieri. Vista l’occasione, è più pertinente offrirveli oggi.

Gli italiani non conoscono e non utilizzano a sufficienza la contraccezione. È quanto afferma la Sigo che avverte: “L’Italia è “il fanalino di coda in Europa” nell’utilizzo di contraccettivi e “serve una svolta”. Allarmanti, affermano i ginecologi, sono infatti i dati più recenti: quattro giovani su 10 non usano il preservativo che invece “dovrebbe essere un’abitudine – rilevano gli specialisti – per proteggersi durante i rapporti sessuali”. Il 58% delle under 30, inoltre, “non ha mai sentito parlare dei sistemi più moderni come il dispositivo intrauterino, l’impianto sottocutaneo e la spirale al rame”, e il 42% delle giovani durante la fatidica ‘prima volta non utilizza alcuna precauzione. Per il 5% dei giovani, poi, il coito interrotto è “valido metodo per evitare una gravidanza indesiderata”. Alla base di queste false credenze e comportamenti pericolosi, affermano i ginecologi, “c’è la scarsa (o del tutto assente) educazione su temi delicati come la sessualità e l’affettività”.

Fonte: Il Tempo

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