Gli integratori alimentari per lo sport

0

La parola “integratore” spiega quello che deve essere il compito di questi prodotti: integrare la nostra alimentazione con quel nutriente o insieme di nutrienti che non assumiamo in quantità adeguate o di cui siamo carenti. In questa situazione l’uso dell’integratore ha un senso, esso infatti avrebbe il compito di prevenire gli effetti della carenza.

Purtroppo, invece, oggigiorno gli integratori sono usati indiscriminatamente, senza una reale carenza alimentare e senza la giusta attenzione.

Questo oltre a essere  estremamente sbagliato può portare a gravissime conseguenze per la salute !

Si pensi ad esempio alla pericolosità della prescrizione da parte  di persone non esperte (e non da parte di medici) che potrebbero non essere in grado di consigliare il giusto dosaggio, il periodo di utilizzazione, le eventuali controindicazioni ecc.

Come si deve comportare allora uno sportivo nei confronti del mondo degli integratori alimentari?

Innanzi tutto dobbiamo ricordare che integrare lalimentazione dello sportivo significa adottare un comportamento alimentare corretto, adeguato al reale fabbisogno, in modo tale da sostenerlo nello sforzo fisico senza provocare danni alla salute.

E’ l’intera alimentazione che deve essere integrata e bilanciata!

L’attività sportiva incrementa le attività metaboliche, il consumo e dunque il fabbisogno delle sostanze fisiologicamente presenti nel nostro organismo che devono perciò essere reintegrate con la dieta.

In particolare lo sportivo ha un maggiore bisogno di energia, acqua e sali minerali, per cui gli unici integratori che possono avere un senso, se utilizzati con criterio, sono quelli finalizzati a questa integrazione (anche se in realtà lo stesso risultato si può ottenere consumando determinati alimenti).

Possiamo suddividere gli integratori alimentari per lo sport in categorie: 

  • Abbiamo i prodotti per ottenere un’integrazione energetica che sono a base di carboidrati (i più utilizzati sono il fruttosio e le maltodestrine); devono essere integrati con vitamine del gruppo B e con vitamina C. In genere sono commercializzati sotto forma di barrette o bevande.
  • I prodotti con minerali per reintegrare le perdite idrosaline sono commercializzati in forma di bevande. L’integratore più importante di questa categoria è naturalmente l’acqua. Per evitare la disidratazione prima, durante e dopo una prestazione sportiva l’atleta deve bere più acqua e, se la prestazione sportiva dura più di 60 min., può essere utile assumere acqua con aggiunta di minerali e zuccheri.
  • Nei prodotti per l’integrazione di proteine le calorie fornite dalla quota proteica devono essere dominanti rispetto alle calorie totali fornite dal prodotto e deve inoltre essere presente vitamina B6. Questi prodotto presentano avvertenze (l’apporto proteico (dieta+integratore) non non deve essere superiore a 1,5 gr/die/Kg di peso corporeo) e controindicazioni (nei casi di patologie ai reni, epatiche e in generale e in generali al di sotto dei 12 anni), per cui è necessario il parere del medico, soprattutto in caso di uso prolungato (oltre le 6-8 settimane).

 Con i supplementi proteici aumento i muscoli? 

Spesso questa convinzione nasce dall’idea che i muscoli sono fatti da proteine, per cui più proteine (sotto forma di supplementi) si assumono e più si aumentano i muscoli. Falso!!!

Il 70% del muscolo è acqua, la quantità di proteine necessaria a rimpiazzare quelle che si perdono con l’attività fisica è piccola e soprattutto è fornita dall’alimentazione! L’eccesso di proteine viene eliminato dal corpo.

Inoltre l’assunzione di alte quantità di proteine può causare squilibri metabolici e problemi di assorbimento; incrementa la perdita di calcio e questo effetto è particolarmente rilevante per le donne. 

  • Per quanto riguarda i prodotti per l’integrazione di amminoacidi e derivati, l’ipotesi che l’assunzione di aminoacidi (in particolare ramificati) migliori la prestazione sportiva non è dimostrata da alcuno studio clinico; alcuni studi hanno, al contrario, dimostrato che l’assunzione di aminoacidi non contrasta la fatica muscolare e non migliora la performance fisica. Possono avere anche reazioni avverse: ad esempio elevate dosi di arginina hanno provocato cefalea, ipotensione e nefrotossicità.

Ricorda infatti che singoli aminoacidi come supplementi non costruiscono i muscoli!!! Sono necessari infatti tutti gli amminoacidi nelle giuste proporzioni!

  • Tra gli altri prodotti con valore nutrizionale associati ad un intenso sforzo muscolare abbiamo gli integratori vitaminici, per i quali non esistono studi clinici che dimostrano un reale effetto delle vitamine contro la stanchezza muscolare; inoltre un’alimentazione adeguata fornisce all’organismo il fabbisogno necessario di vitamine e, a parte negli accertati casi di carenza, l’integrazione di vitamine non è necessaria e può provocare fenomeni di tossicità da sovradosaggio.

Il bicarbonato di sodio invece è un antiacido che si è pensato di utilizzare nello sport per neutralizzare l’acido lattico che si accumula nei muscoli. In realtà perché svolga questa azione sarebbero necessari dosaggi estremamente elevati. Gli studi clinici effettuati non dimostrano un chiaro miglioramento dell’attività fisica dopo l’assunzione di bicarbonato, che tra l’altro, può provocare diarrea esplosiva, crampi addominali, vomito e meteorismo.

Le informazioni contenute in questo sito sono tratte da documenti ufficiali divulgati dalla WHO (World Health Organization – Department of Nutrition for Health and Development) e/o da altre organizzazioni nazionali ed internazionali deputate alla ricerca ed alla cura.

Le informazioni sono corrette ma non possono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra il professionista della salute e la persona interessata.

Condividi