Ricercatori canadesi: «Gli adolescenti devono dormire di più, ritardiamo l’ingresso a scuola»

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La sveglia è il nemico numero uno dell’adolescenza. Non c’è teen ager al mondo che non vorrebbe rimandare almeno di un’ora, ma meglio due, la titanica impresa del risveglio mattutino. Sorprendentemente il loro desiderio potrebbe venire esaudito, almeno in Canada. Sì, perché ad appoggiare la causa dei ragazzi dormiglioni sono scesi in campo i ricercatori del McGill’s Institute of Health and Social Policy che, con motivazioni scientifiche, propongono di ritardare l’ingresso a scuola. Gli adolescenti, sottolineano i ricercatori sulle pagine del Journal of Sleep Research, non dormono abbastanza e la carenza di sonno può compromettere non solo i risultati scolastici, ma la loro salute fisica e psichica, aumentando il rischio di depressione e ansia.

Che vadano a dormire prima, verrebbe da replicare, ma la legittima osservazione sembra non tenere conto del singolare ritmo circadiano sul quale è tarata la giornata degli adolescenti. E l’orologio biologico di un teenager non prevede la sveglia alle sette del mattino. 

«Quando un teen ager entra nella pubertà – spiega Geneviève Gariépy principale autore dello studio – l’orologio circadiano rallenta di due tre ore. Quando arriva al liceo è biologicamente difficile per lui andare a dormire prima delle 11 di sera e svegliarsi prima delle 8 è una lotta. Gli adolescenti devono combattere contro la biologia per arrivare a scuola in tempo». 

I ricercatori hanno analizzato informazioni su 30 mila studenti di 362 scuole in Canada il cui orario di entrata variava dalle 8 alle 9,30. Gli studenti che entravano più tardi dormivano di più e avevano meno problemi di salute. Gli scienziati canadesi si sono così convinti che ritardare il suono della prima campanella possa avere conseguenze positive per il benessere dei ragazzi.

Fonte:healthdesk

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