Violenza sessuale e abusi psicologici: Una chat per i sopravvissuti

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I sopravvissuti si avventurano con cautela nel nuovo sito ideato per aiutarli. Si registrano fra gli utenti del «Vaso di Pandora» timorosi, come è naturale che sia per le vittime di violenza sessuale, traumi, abusi. Non sanno neppure se troveranno la forza di continuare, raccontare, rinnovare l’esperienza, condividerla. Dopo i primi scambi finiscono per sfidarsi. Quasi nessuno abbandona il Forum, nato per sostenere i “supervivors” di abusi fisici e psichici.

ANONIMATO

L’iniziativa nasce su base volontaria con l’obiettivo di offrire informazioni attraverso notizie e conoscenze verificate, di fonte sicura, filtrate da professionisti del settore. La novità è un supporto concreto fornito attraverso una chat di auto-mutuo aiuto dove si può parlare liberamente, in maniera sicura e anonima. Lo spazio è impermeabile, gli eventuali intrusi vengono immediatamente scoperti e allontanati.

GUARDIA

«Finora non ci sono state sorprese sgradevoli. Uno di noi monta la guardia a turno, anche la notte, per controllare che tutto si svolga regolarmente, monitoriamo in particolare i nuovi utenti», dice Rita Vadalà, chirurga neuroradiologa una dei tre soci fondatori assieme alla presidente Antonella Montano, psicoterapeuta, e all’urologo Lorenzo Defidio. Del comitato scientifico, oltre a loro tre, fanno parte Roberta Borzì, Cristina Marzano, Anna Claudia Massolo e Antonella Succi. Trenta i volontari, per ora. Vengono organizzati gratuitamente corsi e terapie.

REGOLE

Alcuni dei sopravvissuti più assidui sono diventati a loro volta operatori. Per accedere alle stanze di conversazione del «Vaso di Pandora, la speranza dopo il trauma Onlus» bisogna rispettare regole rigide. Innanzitutto niente nome e cognome, linguaggio appropriato. «Non siamo un gruppo di pronto intervento – chiarisce Vadalà – Siamo sempre presenti, non è una chat come tante altre, c’è massima attenzione per persone estremamente fragili». Antonella Montano, direttore dell’istituto Beck, scuola di psicoterapia, ha voluto fortemente questo progetto: «Cercavo un posto sicuro per pazienti come le mie. Le vittime di violenza hanno sintomi comuni. Vergogna, bisogno di risposte. Non ci sono luoghi dove raccontare. Noi li seguiamo in segretezza e con delicatezza».

TRECENTO

Sul piano terapeutico, il confronto tra pari è di grande efficacia. Gli iscritti al Forum, aperto un mese fa, sono circa 300, il sito è visitato da 70mila persone. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), una donna su 3 e un uomo su 6 hanno subito un abuso prima dei 18 anni. Pandora è stata creata sull’esempio di Pandora’project americano, 80mila iscritti, utilizzando lo stesso programma. Si è partiti con l’idea di aprire una pagina in italiano e sono stati proprio i cugini Usa a proporre a Montano di dar vita a un sito intero.                     Per contatti www.ilvasodipandora.org

Fonte: Corriere della Sera

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