Contraccezione d’emergenza: senza ricetta si può se sei maggiorenne

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Sono passati i tempi in cui per acquistare la pillola del giorno dopo era necessario presentare la ricetta, difficile se non impossibile da ottenere.

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), nel maggio del 2015 ha infatti deciso di consentire alle donne maggiorenni l’accesso alla contraccezione d’emergenza senza ricetta, recependo così la decisione della Commissione Europea che ha riconosciuto la sicurezza ed efficacia della pillola ellaOne rispetto alla precedente Norlevo.

Ma non tutte le donne sono informate di queste novità!

Una recente indagine condotta da SWG – Health Communication ha analizzato il problema raccogliendo il punto di vista delle donne e dei farmacisti.

Delle 400 donne intervistate, più di un terzo ignora la direttiva dell’AIFA e crede di dover presentare la ricetta, inoltre solo una ristrettissima minoranza è a conoscenza delle differenze tra le due generazioni di farmaco.

EllaOne, la cosidetta pillola dei 5 giorni dopo, è tre volte più efficace della “vecchia” pillola Norlevo. Il nuovo farmaco è in grado di ritardare o inibire l’ovulazione per un numero maggiore di giorni e anche in fase periovulatoria, diversamente dall’altro farmaco, efficace solo in fase follicolare.

Tra le poche donne informate, molte hanno riportato che i farmacisti fanno delle resistenze alla vendita.

I 100 farmacisti intervistati hanno dichiarato di conoscere le differenze tra le due generazioni di farmaco e la direttiva AIFA, tuttavia, quasi la metà di loro, ammette di non condividerla e riconosce che la propria categoria fa resistenza alla vendita di ellaOne, perché utilizzata con troppa facilità.

Alla luce di questi dati è opportuno intervenire e provvedere a una adeguata e capillare informazione alle donne.

Allo stesso tempo si profila la necessità di analizzare meglio le cause delle resistenze di alcuni farmacisti, specialmente in considerazione del fatto che oggi la farmacia, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la salute del cittadino, operando non più e non solo nella dispensazione dei farmaci ma anche e soprattutto attraverso l’informazione, i programmi di educazione sanitaria e le campagne di prevenzione.

Per la consultazione di tutti i dati dell’indagine clicca qui

Dott.ssa Chiara Borgia

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