Cosa ci racconta il corpo?

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di Michaela Liuccio

Per i membri di tutte le società, il corpo umano è più di un semplice organismo fisico fluttuante tra salute e malattia. È anche il fulcro di un insieme di credenze sul quello che è il suo significato sociale e psicologico, sulla sua struttura e sulla sua funzione. Il termine immagine corporea è stato utilizzato per descrivere tutti i modi in cui un individuo concettualizza e sperimenta il proprio corpo, consapevolmente o meno. Si tratta, quindi, di un’immagine che ogni individuo acquisisce come parte della crescita in una particolare famiglia, cultura o società, sebbene ci siano, ovviamente, molte variabili individuali da considerare all’interno di ciascuno di questi gruppi. E, d’altro canto, il background culturale insegna a percepire e interpretare i tanti cambiamenti che possono verificarsi nel tempo sul nostro corpo.

In ogni società, il corpo umano ha una realtà sociale oltre che fisica. La forma, le dimensioni e gli ornamenti del corpo sono un modo per comunicare informazioni sulla posizione del suo proprietario nella società, comprese informazioni su età, sesso, stato sociale, occupazione e appartenenza a determinati gruppi. Anche i così detti cambiamenti “artificiali” rispetto alla forma reale, nella dimensione e nella superficie del corpo, possono avere una funzione sociale. Ciò vale per le azioni più estreme di mutilazione corporea, ma anche per tutto quell’insieme che comunemente definiamo di “bellezza” – di solito delle donne – che comprende le dimensioni e la forma ottimali del corpo. Sono varie le forme di alterazione corporea e automutilazione utilizzate nelle società occidentali, in particolare dalle donne, per conformarsi a standard di bellezza culturalmente definiti. Queste includono l’uso diffuso di ortodonzia, chirurgia plastica, protesi mammarie, liposuzione, piercing all’orecchio e del corpo, regimi di bodybuilding, protesi per capelli e l’uso di false ciglia e unghie. Come forma di alterazione corporea sono incluse anche le varie forme di dieta che le donne, soprattutto, utilizzano al fine di ridurre il loro peso a dimensioni più “attraenti” e migliorare la loro salute. L’enfasi occidentale sul corpo femminile snello come “ideale” può avere un impatto importante sull’incidenza dei disturbi alimentari, e la continua esposizione a immagini corporee in televisione, film e riviste, possono portare alcune giovani donne a diventare insoddisfatte della propria immagine corporea.

E’ stata rilevata un’aumentata insoddisfazione da parte della popolazione femminile per le dimensioni o la forma di specifiche parti del corpo. In particolare, i media sembrano giocare un ruolo importante sia nella valutazione della propria immagine corporea sia nell’interesse verso la chirurgia estetica, attraverso la trasmissione pervasiva di standard irrealistici di attrattiva femminile. Le donne risultano particolarmente sensibili a questo tipo di influenze, poiché avvertono maggiormente la necessità di conformarsi a standard estetici socialmente condivisi, e per il bisogno di sentirsi accettate, aderendo a determinati ideali di bellezza.

Oltre alle influenze culturali, anche i trattamenti medici o chirurgici possono avere un profondo impatto sull’immagine corporea. Ciò vale in particolare per operazioni come amputazioni, mastectomie, trattamenti di radioterapia e chemioterapia che possono provocare la caduta dei capelli o altri cambiamenti fisici.

Ogni essere umano ha, in senso simbolico, due corpi: un sè corporeo individuale (sia fisico che psicologico), che si acquisisce alla nascita, e un corpo sociale necessario per vivere all’interno di una determinata società e gruppo culturale. Il corpo sociale è il mezzo attraverso il quale il funzionamento fisico degli individui è influenzato e controllato dalla società in cui vivono, che esercita un potente controllo su tutti gli aspetti del corpo individuale: la sua forma, dimensione, abbigliamento, dieta e posture, il suo comportamento in malattia e in salute e le sue attività riproduttive, lavorative e ricreative . Esiste una relazione bidirezionale tra l’immaginario corporeo e quello sociale, in cui ciascuno influenza l’altro.

In larga misura, gli individui incarnano la cultura in cui vivono. Le loro sensazioni, percezioni, sentimenti e altre esperienze corporee sono tutte modellate culturalmente, così come la consapevolezza del proprio corpo e degli altri corpi all’interno di quella società.

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-Helman, Cecil G.. Culture, Health and Illness, Oxford University Press, 2007

-Matera, Nerini, Stefanile, Pasciucco, “Predittori dell’interesse per la chirurgia estetica. Influenze socioculturali e insoddisfazione corporea”, Psicologia della salute, Franco Angeli, 2013

-Tomasetto, Privato, “Il peso dello stigma: gli effetti di stereotipi e pregiudizio sulla salute delle persone obese”, Psicologia della salute, Franco Angeli, 2013

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