Papilloma virus

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Il preservativo ci protegge da tutte le malattie sessualmente trasmissibili? Nella maggior parte dei casi si. Tuttavia ci sono alcuni virus, come ad esempio il Papillomavirus (HPV), che possono colpire anche aree della pelle non coperte dal profilattico e quindi trasmettersi durante i rapporti protetti. E’ per questa ragione che l’infezione da HPV è l’infezione a trasmissione sessuale più diffusa in Italia e nel resto del mondo.

Vi sono più di 40 tipi diversi del virus HPV e la comunità scientifica distingue tra ceppi a basso ed alto rischio.

La maggior parte di quelli a basso rischio provocano nella quasi totalità dei casi (90%) i condilomi acuminati.

I condilomi acuminati solitamente non sono accompagnati da sintomi, come  dolore, perdite o ulcerazioni. La loro presenza si manifesta con lesioni simili ad escrescenze di varia grandezza. Le escrescenze possono essere piccolissime e in questi casi si parla di microcondilomi o medie-grandi, quando si parla di condilomi a cresta di gallo. Queste lesioni sono localizzate prevalentemente sui genitali esterni dell’uomo e della donna, ma a volte possono localizzarsi anche nelle aree interne dei genitali.

La diagnosi della condilomatosi viene effettuata direttamente dal medico con l’esame visivo diretto dei genitali esterni. La diagnosi può essere confermata a volte da una biopsia, ma solo nei casi dubbi. In alcuni casi inoltre può essere utilizzata una metodica che va a ricercare il DNA del virus all’interno dell’organismo e va a identificare quindi il tipo di virus specifico che è stato contratto.

La terapia dei condilomi dipende dalla dimensione e dalla localizzazione delle lesioni. Solitamente si utilizzano terapie che servono a bruciare la verruca e la zona attorno ad essa dove proliferano i batteri infettivi. In altri casi invece, possono essere applicate, dopo prescrizione del medico, anche dallo paziente stesso, alcune pomate specifiche.  Anche se di rado comunque, alcune lesioni, anche se non vengono trattate, possono  risolversi spontaneamente, grazie al sistema immunitario che può riuscire da solo a sconfiggere il virus.

Nelle forme più ad alto rischio, se il virus non viene diagnosticato durante diversi anni, questo può evolvere fino a dare origine a tumori del collo dell’utero, della vagina, della vulva, del pene o dell’ano. Per questo è opportuno prevenire, ma come?

La prevenzione è fondamentalmente basata sull’uso del profilattico che va a coprire e proteggere le mucose suscettibili all’infezione. Oggi è disponibile anche un vaccino efficace contro i tipi di virus che più frequentemente vengono contratti, che tuttavia viene somministrato gratuitamente solo alle 12enni e in alcune regioni d’Italia anche a ragazze di altre fasce d’età ed ai maschi. Il vaccino è tuttavia disponibile a pagamento dietro richiesta, per tutte le donne fino ai 45 anni di età e per tutti i maschi fino al compimento dei 25 anni.

Le informazioni contenute in questo sito sono tratte da documenti ufficiali divulgati dalla WHO (World Health Organization – WHO – Department of Reproductive Health and Research (RHR)  e/o da altre organizzazioni nazionali ed internazionali deputate alla ricerca ed alla cura. Revisione a cura di Chiediloqui.it, anno 2016.

Le informazioni sono corrette ma non possono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra il professionista della salute e la persona interessata.

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