L’ambiente alimentare influenza la salute orale?

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di Ilenia Di Martino, Laureata in Comunicazione scientifica biomedica https://www.linkedin.com/in/ileniadimartino/

Le malattie orali sono le malattie non trasmissibili più comuni in tutto il mondo e rappresentano un problema di salute pubblica in costante crescita. Carie, malattie parodontali e cancro orale, sono solo alcune delle patologie che colpiscono il cavo orale. Diffuse in modo sproporzionato tra le popolazioni più vulnerabili, come nei Paesi a basso reddito, sono una prova evidente delle disuguaglianze sociali nella salute.

Tra le cause principali di queste patologie: la scarsa assistenza sanitaria e un’esposizione al fluoro insufficiente, associato al crescente consumo di alimenti grassi e bevande ricche di zucchero.

Il recente studioRelation between the food environment and oral health: systematic review” pubblicato nel 2022 su “European Journal of Public Health[1] è stato condotto per evidenziare la relazione che intercorre tra il “food environment” (disponibilità, accessibilità, prezzo e promozione di alimenti e bevande) e la salute orale.

Gli autori della ricerca hanno raccolto i dati di 23 studi, di cui:

  • 1 ha analizzato il “contesto alimentare dei consumatori“, con particolare attenzione all’etichettatura. Si è riscontrato che l’implementazione di un’etichettatura frontale degli alimenti potrebbe potenzialmente evitare 2 370 715 (95% CI: 2 062 730-2 678 700) casi di carie e 677,62 (95% CI: 589,59-765,65) anni di vita giornalieri persi in un periodo di 10 anni;
  • 3 hanno indagato “ambiente alimentare della comunità“; si è riscontrato come un numero maggiore di negozi alimentari nel proprio quartiere sarebbe associato con l’aumento del numero di carie;
  • 5 studi hanno analizzato l'”ambiente alimentare organizzativo” (ad esempio la disponibilità di alimenti e bevande sane nelle scuole). Le evidenze mostravano in proposito risultati contrastanti;
  • 2 studi si sono concentrati sull'”ambiente informativo“. Incentrati entrambi sulla pubblicità televisiva, hanno sottolineato un maggior numero di carie nei bambini che chiedevano ai genitori i cibi e le bevande promossi in tv;
  • 13 studi hanno esaminato la relazione tra “politiche governative e industriali” e salute; E’ emerso che la tassazione delle bevande zuccherate avrebbe un effetto positivo sulla carie dentale, sulle lesioni da carie, sul DMFT (decayed, missing and filled dental, indice riferito alla presenza di denti cariati, mancanti oppure otturati) nell’arco di un anno.
  •  Inoltre, ulteriori studi hanno rilevato che la limitazione di cibi e bevande non salutari riduceva il numero di carie. Altri, che la decrescita della prevalenza di fessure orofacciali era dovuta alla fortificazione dell’acido folico dei cereali a livello nazionale.

Per concludere, ambienti alimentari e bevande non salutari avrebbero effetti negativi sulla salute orale. Di conseguenza, politiche incentrate sulla salubrità degli ambienti alimentari e delle bevande appaiono quanto mai fondamentali al fine di ottenere un miglioramento nel campo. Limitare l’accesso a cibi e bevande poco salutari, etichettare gli alimenti a livello nazionale e/o tassare lo zucchero, sono tutte soluzioni che potrebbero ridurre in modo sostanziale le carie, la morbilità ad esse correlate e l’onere economico.

Sebbene sia necessario un approccio biomedico per lo sviluppo e l’erogazione di interventi clinici di prevenzione, la disponibilità e la promozione di alimenti e bevande dannosi per la salute ad un prezzo economico all’interno dell’ambiente alimentare, va al di là della sfera di influenza degli operatori sanitari. Per questo, la prevenzione delle malattie orali legate all’alimentazione richiede strategie politiche, mirate ai determinanti commerciali della salute orale, soprattutto per proteggere chi si trova in condizioni socioeconomiche più vulnerabili.


[1] Joreintje D Mackenbach, Elodie L Ibouanga, Monique H van der Veen, Kirsten A Ziesemer, Maria G M Pinho, Relation between the food environment and oral health—systematic review, European Journal of Public Health, Volume 32, Issue 4, August 2022, Pages 606–616 https://academic.oup.com/eurpub/article/32/4/606/6645756

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