Diabete e alimentazione: pro e contro della dieta vegetariana

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Cinque milioni di italiani hanno rinunciato alla carne (l’8% della popolazione) convertendosi a una dieta vegetariana o vegana. Che succede se a fare questa scelta sono le persone con diabete di tipo 2? Se ne discuterà al 15° Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Endocrinologi (Ame) che apre i propri lavori oggi, 10 novembre, a Roma.

«Ad oggi non sono disponibili studi che abbiano messo a confronto la dieta mediterranea con la dieta vegetariana o vegana- spiega Silvio Settembrini, Board AME, Malattie Metaboliche e Diabetologia Asl Napoli 1 Centro – pertanto, non è possibile esprimere una preferenza chiara e su base scientifica per i pazienti con diabete tipo 2. Un’alimentazione vegana potrebbe ridurre il rischio di sovrappeso, obesità, cardiopatie ma anche accentuare il rischio di anemia, di carenza di calcio con osteoporosi e sviluppo di carenze vitaminiche e minerali Un punto di vista condivisibile è che si possa raccomandare una dieta a prevalente quota vegetariana, con circa il 15 per cento di proteine animali, importante soprattutto per i soggetti anziani che potrebbero risentire di un minor apporto proteico».

Al di fuori delle valutazioni scientifiche e nutrizionali, un altro fattore molto importante da considerare è lo stile di vita del paziente. La dieta mediterranea, ad esempio, viene spesso suggerita oltre che per il maggior numero di dati scientifici a favore, anche perché è molto più vicina ai nostri gusti ed alle abitudini alimentari tradizionali.

Fonte:healthdesk

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