L’attività fisica alleata contro i disturbi alimentari?

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La dottoressa Carmela Bagnato, dietologa dell’asl di Matera, ha spiegato che associare il movimento alla sana alimentazione è fondamentale anche per la mente.

“Prima di tutto – ha spiegato il medico – c’è distinzione tra attività fisica e sport. Ai fini della prevenzione è sufficiente dell’attività fisica, va bene anche solo camminare a passo veloce per 45 minuti almeno per 5 giorni alla settimana. Naturalmente, è un discorso valido per persone giovani, adulte e sane, perché in presenza di patologie o di invecchiamento le raccomandazioni sono diverse ed è bene farsi consigliare dal proprio medico”.

Con questa prassi, secondo quanto sottolineato da Carmela Bagnato, si fa opera di prevenzione per le malattie croniche come quelle cardiovascolari e il diabete, ma anche sui disturbi alimentari:

l’attività fisica – ha chiarito – aiuta a migliorare l’aspetto fisico, l’autostima, la socializzazione, ed è quindi molto utile per gli adolescenti ma anche per i più piccoli: disturbi dell’alimentazione e della nutrizione sono, infatti, sempre più spesso riscontrati in età pediatrica”.

Diventa quindi importante intervenire sull’educazione: “le ultime evidenze scientifiche – ha concluso l’esperta – dimostrano che i programmi di prevenzione nelle scuole portati avanti per periodo di durata maggiore a sei mesi hanno dato risultati. E’ quindi molti importante l’alleanza tra il mondo della salute e la scuola”.

Fonte: Sanit.org

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