L’alcol e la sessualità

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L’alcol migliora le prestazioni sessuali? Niente di più falso!

L’alcol sembra aiutare il comportamento sessuale solo perché agendo sui centri del cervello che controllano la paura, riduce l’ansia, diminuisce l’autocontrollo e provoca quindi una temporanea disinibizione.

In realtà lalcol è una FALSA sostanza afrodisiaca ed è invece un nemico della sessualità.

Il consumo abitudinario di alcol o sporadico ma ad alte dosi, danneggia infatti la “risposta sessuale” sia negli uomini che nelle donne.

Quando le quantità di alcol aumentano e subentra uno stato di ebrezza si può verificare una temporanea impotenza, una diminuzione del desiderio sessuale e della capacità di avere un orgasmo soddisfacente.

Ma il rischio non è soltanto quello di avere una prestazione “deludente”.

Avere rapporti sessuali in stato di ebbrezza è anche pericoloso perché l’effetto dell’alcol non consente il controllo necessario all’utilizzo efficace del preservativo, essenziale per ridurre il rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmissibile (IST).

L’uso dell’alcol durante i rapporti sessuali aumenta inoltre il rischio di una gravidanza indesiderata e aumenta, soprattutto tra le donne, la probabilità di avere rapporti sessuali non consenzienti, più spesso associati a violenze fisiche e traumi.

Labuso di alcol danneggia anche la fertilità.

Gli uomini che abitualmente bevono alcol in dosi elevate possono andare incontro a problemi di sterilità e perdita dei caratteri sessuali maschili secondari, come peli e tessuto muscolare, con comparsa invece di quelli femminili, come l’aumento del volume delle mammelle. Anche nelle donne che abusano di sostanze alcoliche possono verificarsi problemi di sterilità con importanti alterazioni del ciclo mestruale.

Le informazioni contenute in questo sito sono tratte da documenti ufficiali divulgati dalla WHO (World Health Organization – WHO – Department of Reproductive Health and Research (RHR)  e/o da altre organizzazioni nazionali ed internazionali deputate alla ricerca ed alla cura. Revisione a cura di Chiediloqui.it, anno 2016.

Le informazioni sono corrette ma non possono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra il professionista della salute e la persona interessata.

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