Bevi responsabilmente, si legge a corredo di ogni campagna di alcolici. Come se la responsabilità preventiva consentisse – giustificasse – la mancanza della stessa a danno fatto. Perché chi beve (troppo) perde (troppo presto) lucidità e capacità di giudizio. Meglio quindi parlargli quando è ancora sobrio. Quando la bottiglia o il bicchiere sono mezzi pieni e i risvolti negativi dell’abuso soltanto una minaccia. Che può essere, comunque, di due tipi. Assertiva e perentoria, come sa solo un imperativo. O più suasiva e convincente. Perfino divertente, se l’approccio è al ridosso del fumettistico e tema guida è un certo nasorosso. Come quello che ti viene quando hai alzato il gomito. Come quello che, se ti guardi allo specchio e sei già mezzo brillo, ti strappa un sorriso. Questo, invece, ha la funzione di salvarti la vita. Perché se hai bevuto (troppo) sei da bollino rosso. Niente macchina. Niente strada. Niente scuse. C’è nasorosso che guida per te. Attento, preciso, puntuale. Pronto a salvarti la vita, e a guidare per te fino al portone di casa. Un servizio utile quanto sociale – se oltre alla tua salva la vita degli altri –, il cui fine giustifica il mezzo (web) usato per questa (assai poco sobria) campagna.

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