Quali sono le spie e come si può aiutare chi ne soffre?
Riconoscere una persona che è affetta da un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione è il primo passo per aiutarla a vincere la sua battaglia personale, tenendo ben presente che questo è riconoscibile non solo dal punto di vista fisico, cioè dal peso, ma anche da alcuni comportamenti che possono essere considerati segnali di allarme. Questi ad esempio sono: il rifiuto del cibo, andare sempre in bagno dopo i pasti, trovare scuse per non mangiare in compagnia, il controllo eccessivo delle calorie contenute nei cibi, un’intensa attività fisica per dimagrire.
Alcuni segnali di allarme:
- Una riduzione progressiva del cibo e della frequenza dei pasti, i cibi vengono suddivisi in “giusti” (basso contenuto calorico) e “sbagliati” (ricchi di calorie).
- A volte chi ne soffre ha delle reazioni impulsive, una maggiore irritabilità e ansia, l’umore più depresso, un’accresciuta difficoltà a comunicare in famiglia e a scuola.
- Il riposo notturno è disturbato con una vera e propria insonnia.
- Talvolta può avere pensieri suicidari, atti dimostrativi o comportamenti autolesivi.
- I DCA causano malessere fisico: perdite di coscienza, svenimenti, stanchezza, difficoltà respiratorie, gonfiori alle gambe e formicolii.
Per aiutare chi ne soffre bisogna innanzitutto imparare a riconoscere tali segnali e accompagnare la persona da professionisti e nelle strutture specializzate: prima si inizia ad affrontare il disturbo, più facile e veloce sarà il processo di guarigione.
Le informazioni contenute in questo sito sono tratte da documenti ufficiali divulgati dalla WHO (World Health Organization – Department of Nutrition for Health and Development) e/o da altre organizzazioni nazionali ed internazionali deputate alla ricerca ed alla cura.
Le informazioni sono corrette ma non possono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra il professionista della salute e la persona interessata.