Una corretta alimentazione per prevenire i tumori del seno e del colon-retto

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di Alessandra Guglielmino, Laureata in Comunicazione scientifica biomedica, Sapienza Università di Roma

Il 7 Gennaio 2021 è stato pubblicato sull’ European Journal of Public Health uno studio prospettico di coorte “Efforts needed for preventing breast and colorectal cancer through changes in dietary patterns” condotto da Patrick MullieGilles GuillotCécile PizotPhilippe AutierPeter Boyle per dimostrare l’associazione che può avere un cambiamento del modello dietetico in relazione alla prevenzione dell’insorgenza del cancro al seno e al colon-retto. [1]

Lo studio ha potuto dimostrare che per prevenire il cancro al seno le donne devono aumentare il consumo di frutta di almeno 100 g al giorno, mentre l’assunzione della verdura deve essere aumentata di 160 g al giorno. Per la prevenzione del cancro del colon-retto, lo studio ha dimostrato che bisognerebbe diminuire l’assunzione di carne rossa di 20 g al giorno (per i soggetti europei) e di 30 g al giorno (per i soggetti statunitensi). E’ stato inoltre studiato un ulteriore aspetto relativo all’assunzione di carne lavorata, e in questo caso l’assunzione deve diminuire di 20 g (per i soggetti europei), di 10 g (per i soggetti statunitensi).

Le analisi di questo studio sono particolarmente interessanti in quanto viene presentata una guida dietetica come prevenzione. Molti alimenti sono utili come trattamento preventivo di alcune patologie. Ad esempio, l’assunzione di yogurt viene spesso associato ad una maggiore riduzione di comparse di lesioni intestinali. La presenza di probiotici aiuta la composizione della flora batterica (anche detta “microbiota intestinale”), e i batteri “buoni” aiutano a neutralizzare alcune sostanze cancerogene producendo sostanze benefiche per l’intestino. [2] Ci sono poi diversi alimenti che aiutano a prevenire l’insorgenza del colon-retto. Ad esempio l’assunzione di fibra alimentare riduce molto la manifestazione di tumori di questo tratto in quanto i batteri presenti nell’intestino fanno fermentare la fibra andando a produrre metaboliti, importanti per tutto il nostro organismo.

Bisogna inoltre considerare che una buona alimentazione non serve solo come prevenzione dai tumori ma serve anche successivamente alla diagnosi. Infatti, l’assunzione di alimenti con latte o suoi derivati sono da limitare principalmente per le donne successivamente ad una diagnosi di cancro al seno. Tutto questo si spiega in quanto l’estrogeno, componente che si trova nel latte, è un elemento principale per l’insorgenza di recidive del tumore. Assumere questo tipo di alimento condiziona molto la progressione e lo stadio del tumore al seno. Un’alimentazione corretta per le donne con questa diagnosi è invece la dieta mediterranea. Per altro questo tipo di stile alimentare (ricca di cereali, legumi e vegetali) può diventare uno stile di vita che va a favorire un miglioramento generale dello stato di salute.[3]

Infine è molto importante, in qualunque stato di salute, sia preventivo che in fase di diagnosi, riuscire a ridurre i grassi animali e introdurre alimenti non raffinati. Questo perché i grassi animali portano un rallentamento dell’azione dell’insulina e comportano un innalzamento della glicemia. E’ ben noto che negli ultimi anni c’è stata una rilevante associazione tra sviluppo di tumori e valori di glicemia alta.

Sarebbe auspicabile che la popolazione riuscisse a modificare la propria routine alimentare apportando piccole modifiche quali l’aumento di assunzione di frutta e verdura  e la diminuzione di alimenti come carne rossa, latticini e grassi, così che questi modelli dietetici possano diventare anche un supporto preventivo rispetto allo sviluppo di tumori.


[1]https://academic.oup.com/eurpub/advancearticleabstract/doi/10.1093/eurpub/ckaa233/6067267?redirectedFrom=fulltext

[2] https://www.airc.it/news/yogurt-fresco-nutriente-e-buono-per-intestino-0719

[3] https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/seno-la-dieta-corretta-dopo-la-diagnosi-di-tumore

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