di Ilenia Di Martino, laureata in Comunicazione scientifica biomedica, Sapienza Università di Roma
Cos’è l’infertilità?
“L’infertilità è una malattia caratterizzata dall’incapacità di stabilire una gravidanza clinica dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari e non protetti, a causa di una compromissione della capacità di una persona di riprodursi sia come individuo che con il proprio partner. In base alla storia medica, sessuale e riproduttiva, all’età e all’esito dei test diagnostici, gli interventi di fertilità possono essere avviati anche prima di un anno”. Questa la definizione riportata nel “Glossario internazionale sull’infertilità e fertilità”, pubblicato nel 2017 sulla rivista Human Reproduction.
L’obiettivo della gravidanza non è semplice da perseguire. La coppia dovrebbe vivere la mancata gravidanza come qualcosa di “normale”, che può essere fisiologico nei primi 12 mesi, solo al termine dei quali può essere diagnosticata l’infertilità. Inoltre, è importante che i rapporti siano regolari, non protetti e mirati al periodo ovulatorio. Infatti, se per l’uomo la spermatogenesi è un processo senza interruzioni, per la donna il periodo fertile è quello ovulatorio: nel periodo precedente- fase follicolare- e nel periodo successivo – fase luteinica – la donna non è fertile.
L’ American Society for Reproductive Medicine (ASMR) indica che se la donna ha meno ha meno di 35 anni, ma presenta altri fattori di rischio di infertilità (ad esempio: una storia familiare di menopausa precoce, cicli mestruali irregolari, danni alle tube di Falloppio o trattamenti antineoplastici), potrebbe prendere in considerazione la possibilità di valutare la propria fertilità prima dei 12 mesi. Queste tempistiche precoci sono consigliate anche agli uomini che presentano fattori di rischio di infertilità, come patologie testicolari o storia personale di trattamenti antineoplastici (ASRM, 2014).
L’infertilità può essere primaria, se una persona non ha mai avuto una gravidanza, o secondaria, quando invece si è ottenuta almeno una gravidanza precedente (WHO, settembre 2020). Infine l’infertilità può riguardare sia l’uomo che la donna, pertanto è da riferirsi alla coppia.
L’Epidemiologia
Secondo i dati della World Health Organization (WHO), l’infertilità affligge 48 milioni di coppie e 186 milioni di individui in tutto il mondo (WHO, 2020). Inoltre, come è stato presentato dalla Fertility Europe (FE) e dall’ European Society of Human Reproduction (ESHRE), una persona su sei in tutto il mondo sperimenta una forma di infertilità durante il proprio periodo riproduttivo e solo in Europa l’infertilità affligge 25 milioni di cittadini (FE, ESHRE, 2017). L’Istituto Superiore di Sanità mostra come in Italia l’infertilità sia una patologia che riguarda circa il 15% delle coppie (ISS, 2021).
Le cause
La malattia è dovuta a diversi fattori, alcuni modificabili, come lo stile di vita, e altri no, come l’età.
La Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIASM) mostra che uno scorretto lifestyle ( che include distress, l’abitudine al fumo, l’uso e abuso di alcol, sostanze stupefacenti e uso indiscriminato di farmaci anabolizzanti), individuale o di coppia, può causare una significativa diminuzione del potenziale di fertilità nella coppia. Anche il peso può interferire in modo negativo sulla fertilità in entrambi i sessi, e in modo particolare nella donna, in quanto alterazioni significative, sia in eccesso che in difetto, possono essere concausa di disturbi dell’ovulazione. Inoltre inquinanti ambientali, definiti hormone-disrupting chemicals, sono in grado di alterare l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (SIASM, giugno 2021).
Il Ministero della Salute, evidenzia che le cause più frequenti di infertilità, sia maschile che femminile, sono rappresentate dalle infezioni sessualmente trasmesse (IST) (Ministero della Salute, 30 Marzo 2021).
Inoltre l’età al momento del concepimento è uno dei principali fattori di rischio non modificabili che precludono la possibilità di ottenere e di portare a termine una gravidanza. Le donne di età superiore ai 35 anni hanno 2,2 volte più probabilità delle donne di età inferiore ai 35 anni di impiegare più di 2 anni per ottenere una gravidanza. Inoltre, il tempo per ottenere una gravidanza è notevolmente più elevato anche quando gli uomini hanno più di 45 anni. L’aumento dell’età nell’uomo si è dimostrato avere un effetto negativo non solo sulla qualità e sulla quantità degli ovociti, ma anche sugli spermatozoi (Petraglia, 2013).
La terapia dell’infertilità
La crioconservazione dei gameti a scopo precauzionale, il social freezing, può essere definita come la terapia dell’infertilità futura. Consente di preservare la possibilità di ottenere una gravidanza utilizzando i propri gameti crioconservati.
L’oocytes freezing è indicata e richiesta dalle donne che, per motivi personali, vogliono preservare la fertilità e ricercare una gravidanza più avanti nel tempo, quando possono subentrare delle difficoltà nel concepimento naturale per riduzione della fertilità. Viene proposta a quelle donne che devono sottoporsi a chemioterapia per un tumore o radioterapia della pelvi, o a cure e interventi demolitivi sugli annessi che incideranno irreversibilmente sulla capacità riproduttiva ed è indicata anche in caso di familiarità per menopausa precoce (Humanitas, luglio 2021).
Il social sperm freezing è molto meno concentrato sulla preservazione della fertilità, ma più incentrato nell’evitare l’aumento del rischio genetico. L’aumento dell’età a cui si diventa padri è associato ad un più basso tasso di fertilità e ad un più alto rischio genetico per la prole. Un modo per evitare queste conseguenze è crioconservare lo sperma in giovane età (Pennings, 2021).
Fonti
-American Society for Reproductive Medicine (ASMR). (2014). Defining Infertility. https://www.reproductivefacts.org/news-and-publications/patient-fact-sheets-and-booklets/documents/fact-sheets-and-info-booklets/defining-infertility/
-Fertility Europe (FE), European Society of Human Reproduction (ESHRE).“A Policy audit on fertility. Analysis of 9 EU Countries”, Marzo 2017
-Humanitas. Social freezing (crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale), https://www.humanitas.it/cure/social-freezing-crioconservazione-degli-ovociti-a-scopo-precauzionale/
-Istituto Superiore di Sanità (ISS). Infertilità, https://www.iss.it/infertilità-e-pma
-Ministero della Salute. Cause di infertilità, https://www.salute.gov.it/portale/donna/
-Pennings, G., Couture, V., & Ombelet, W. (2021). Social sperm freezing. Human reproduction (Oxford, England), 36(4), 833–839.
-Petraglia, F., Serour, G. I., & Chapron, C. (2013). The changing prevalence of infertility. International Journal of Gynecology & Obstetrics, 123, S4–S8.
-Società italiana di Andrologia e medicina della sessualità (SIASM). Infertilità classificazione ed Epidemiologia, https://www.siams.info/infertilita-classificazione-ed-epidemiologia/ ,
-Zegers-Hochschild, F., et al. (2017). The International Glossary on Infertility and Fertility Care, “Human Reproduction”, Volume 32, Issue 9, Settembre 2017, pp. 1786-1801
-World Health Organization (WHO). Infertility, https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/infertility