La consapevolezza della fertilità correlata all’età

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di Ilenia Di Martino, studentessa del Corso di laurea magistrale in Comunicazione scientifica biomedica, Sapienza Università di Roma

Il Comitato Internazionale per il Monitoraggio delle Tecnologie di Procreazione Assistita (ICMART), nel “Glossario internazionale sull’infertilità e la cura della fertilità” del 2017, definisce la fertilità come “la capacità di stabilire una gravidanza clinica” e la consapevolezza della fertilità, indicato col termine inglese fertility awareness (FA), come: “la comprensione della riproduzione, della fecondità, della fecondabilità e dei fattori di rischio individuali correlati (ad esempio, l’ età avanzata, i fattori di salute sessuale, come infezioni sessualmente trasmissibili (IST) e fattori legati al lifestyle, come il fumo e l’obesità) e fattori di rischio non individuali (ad esempio, fattori ambientali e lavorativi), compresa la consapevolezza dei fattori sociali e culturali che influenzano le opzioni per soddisfare la pianificazione familiare riproduttiva, nonché le esigenze di costruzione familiare”.

La Fertility care, la “cura della fertilità”, consiste quindi in “interventi che includono la consapevolezza, il supporto e la gestione della fertilità con l’intenzione di aiutare individui e coppie a realizzare i loro desideri associati alla riproduzione e / o a costruire una famiglia”. In Italia è stato promosso il progetto “Studio Nazionale Fertilità dal Ministero della Salute nel 2015, al fine di orientare e sostenere programmi di intervento a sostegno della fertilità.

Dallo studio si è notato che sia tra i giovani che tra gli adulti c’è una scarsa consapevolezza sul ruolo che gioca l’età nella fertilità biologica femminile e maschile.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ricorda che la fertilità della donna risulta massima tra i 20 e i 30 anni, per poi subire un primo calo significativo, anche se graduale, già intorno ai 32 anni e una seconda più rapida discesa dopo i 37 anni, fino ad essere prossima allo zero negli anni che precedono la menopausa. Con l’aumentare dell’età, nella donna si verifica non solo una progressiva riduzione del patrimonio follicolare, ma anche un aumento percentuale di ovociti con alterazioni cromosomiche. Anche l’utero subisce un deterioramento funzionale che riduce la capacità dell’endometrio di interagire con l’embrione e favorisce la possibilità di aborti spontanei (ISS, 2020).

Lo “Studio Nazionale Fertilità” ha evidenziato dati particolarmente preoccupanti che riguardano le conoscenze sulla fertilità maschile: 9 persone su 10 credono che diminuisca dopo i 45 anni o che il decremento non si verifichi affatto, oppure non sanno dare alcuna risposta a riguardo.  Nonostante l’uomo abbia la capacità di produrre spermatozoi durante tutto l’arco della sua vita, i gameti maschili non solo sono di numero inferiore, ma hanno anche una concentrazione e qualità peggiore dopo i 40 anni, come evidenzia l’Istituto superiore di Sanità (2020).

Un lavoro condotto dal gruppo della seminologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, guidato dalla professoressa Paoli e pubblicato nel 2018 sulla rivista Human Reproduction, ha evidenziato che se da un lato le caratteristiche del liquido seminale peggiorano con l’età, dall’altro aumentano anche i danni del dna contenuto nello spermatozoo. Questi danni cellulari, dovuti all’invecchiamento comportano anche un aumento delle interruzioni spontanee di gravidanza legate all’età maschile.

In conclusione, l’età è un fattore non modificabile che incide profondamente sulla fertilità in entrambi i sessi, da tenere in considerazione se si è alla ricerca di genitorialità.

Fonti:

  • Zegers-Hochschild, F., et al. (2017). The International Glossary on Infertility and Fertility Care. Human Reproduction, Volume 32, Issue 9, Settembre 2017, pp.  1786-1801, https://doi.org/10.1093/humrep/dex234
  • Istituto superiore di sanità (ISS). (2018). Principali risultati del progetto “Studio Nazionale Fertilità”. Indagini sulle conoscenze, comportamenti e atteggiamenti in ambito sessuale e riproduttivo di adolescenti, studenti universitari e adulti in età fertile e dei professionisti sanitari, in “https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2823_allegato.pdf
  • ISS. (17 settembre 2020). Fertilità femminile, in https://www.salute.gov.it/portale/fertility/dettaglioContenutiFertility.jsp?lingua=italiano&id=4553&area=fertilita&menu=fisiologia
  • Istituto Superiore di Sanità (ISS). Fertilità in https://www.iss.it/fertilita, visitato il 21 aprile 2021)
  • Paoli, D., Pecora, G., Pallotti, F., Faja, F., Pelloni, M., Lenzi, A., & Lombardo, F. (2018). Cytological and molecular aspects of the ageing sperm. Human Reproduction.doi:10.1093/humrep/dey357 
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